Faber Navalis

Documentario Sperimentale

Regia: Maurizio Borriello

Anno di produzione: 2016

Durata: 30'

Tipologia: documentario

Genere: antropologico/lavoro/sperimentale

Paese: Norvegia

Distributore: Teatri 35

Data di uscita: 2016

selezionato e proiettato ai seguenti festival:

Troia Teatro Festival - Troia (Italia)

Napoli Film Festival - Napoli (Italia)

Ambacht in Beeld Festival - Craft in Focus festival - Amsterdam (Olanda)

International Film Festival, Water, Sea and the Ocean - Hluboká nad Vltavou (Repubblica Ceca)

Open Art Short Film Festival - Düsseldorf (Germania)

Arctic Moving Image & Film Festival - Harstad (Norvegia)

Short to the Point Festival - Bucharest (Romania)

 


Il titolo del film Faber Navalis significa in latino Costruttore Navale: parole in una lingua antica per pronunciare una dichiarazione d'amore pubblica per un mestiere antico.

Con Faber Navalis è l’uomo a elevarsi oltre se stesso, raggiungendo e facendo raggiungere «quello stato mentale estatico che si vive nel creare qualcosa di bello con il proprio corpo». Maurizio Borriello, partenopeo di origini ma scandinavo di modi, tenta di trasmettere, con il suo «esperimento in Etnografia Sensoriale», quel mondo interiore fatto di mani sul legno levigato caldo e figlio, di ferro tagliente e soffio purificante e di materia rispettata fino all’istante della sua morte.

 

Il film è capace di generare momenti sospesi tra spirito e corpo, spessi quanto una lama di luce. Ed è proprio l’inaspettata profondità della materia plasmata da una mano premurosa e ruvida a permettere il raggiungimento di quello stato estatico ricercato da Borriello, uno stato in cui, addirittura, è possibile commuoversi per il lamento della chiglia neonata, un vagito ligneo carico di promesse odeporiche e carezze liquide.